Descrizione
Dal 1960 l’età media della popolazione è in aumento in tutti i paesi europei. Nonostante ciò, molti paesi hanno realizzato e mantenuto a lungo politiche per facilitare l’uscita precoce dal mercato del lavoro. La brusca inversione di questa tendenza negli ultimi anni ha determinato un improvviso aumento dell’età della forza lavoro, alla quale non ha corrisposto un cambiamento di modi e posti di lavoro. Molti anziani quindi sono chiamati a svolgere lavori progettati per i giovani e ciò rende la promozione della salute non più una opzione, ma un obbligo sociale.
L’analisi delle esperienze di promozione della salute per i lavoratori anziani condotte in 10 Paesi europei tra il 2000 ed il 2015, indica che tali iniziative sono distribuite in modo molto eterogeneo, non solo per il numero ma anche per la qualità dei progetti. La maggior parte delle iniziative ha riguardato l’Europa Centrale, segue l’Europa dell’Est e infine i Paesi del Mediterraneo. L’analisi di dettaglio degli studi indica che la maggior parte degli interventi ha seguito un modello tradizionale, basato sulla ricerca di sintomi e segni di malattia piuttosto che su indicatori positivi di salute. Gli interventi proposti comprendevano frequentemente attività di formazione dei lavoratori anziani, mentre piuttosto rari risultano gli interventi che mirano a trasformare l’ambiente di lavoro o la sua organizzazione, soprattutto se in modo partecipativo.
Il numero di iniziative di promozione della salute per i lavoratori anziani è complessivamente modesto. Mentre in Europa Centrale e soprattutto in Olanda e Germania il diffuso interesse verso il problema dell’invecchiamento della popolazione ha stimolato politiche nazionali, non tutti i Paesi dell’Est Europa risultano altrettanto attenti al problema. Nei Paesi del Mediterraneo le attività di promozione della salute sono inadeguate rispetto alle esigenze. Gli interventi realizzati seguono molto raramente i principi della moderna promozione della salute, che consiglia di abbinare i miglioramenti dell’ambiente di lavoro ai cambiamenti degli stili di vita, di adottare metodi partecipativi e di controllare gli effetti mediante indicatori positivi di salute.